•per conducibilità termica quindi secondo il diverso grado di dispersione del calore di pietre e materiali diversi (con sensori più o meno raffinati e precisi)
•per conducibilità elettrica
•per riflessione/assorbimento di un treno d’onde IR (infrarossi)
•previsti per dare un solo responso (diamante si/no) oppure anche responsi multipli (diamante, moissianite, imitazioni diverse)
Quindi innanzitutto è necessario avere competenze sul principio di base e di utilizzo di tali dispositivi per interpretare correttamente il responso.
Tempo fa circolò anche una specie di tester che "si spacciava" d’identificare la specie mineralogica del campione, ma non rimase a lungo sui banchi dei gioiellieri e vi lascio immaginare il perché.
Quindi I PRO sono:
✅ comodo, pratico, maneggevole, lo porto ovunque e può darmi una indicazione in più
✅ utile per testare gemme montate/incastonate su gioielli senza doverle scastonare
✅costo basso e non è necessaria una esperienza professionale per utilizzarlo (anche se precisione e competenza per interpretare i risultati si)
CONTRO:
❌non affidabili da soli, devono essere affiancati ad altre prove/analisi
❌limitati a poche gemme e materiali per il riconoscimento (non riconosce molto imitazioni e sintesi)
❌Spesso esiti non corretti
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