L'usanza di indossare gioielli è, in India, un'antica tradizione risalente ad oltre 5.000 anni fa; tradizione che non è mai venuta meno, mantenendosi viva sino ad oggi.
I "Veda", testi sacri redatti in sanscrito (l'antica lingua indù) del 2000 a. C., testimoniano l'importanza e il valore delle gemme; ci sono inoltre giunte rappresentazioni di una raffinatissima arte orafa del periodo Mogol (XVI sec.), grazie alla quale la gioielleria indiana ha raggiunto il suo massimo splendore.
Photo: www.cosecosigioielli.com/it/blog/3-storia-gioiello-asia |
Numerosi e bellissimi sono i gioielli dei Maharaja che sono
arrivati fino a noi e che sono stati esposti a Venezia presso il Palazzo Ducale dal 9
settembre 2017 al 3 gennaio 2018 con la mostra " Tesori dei Moghul e dei Maharaja".
Tradizionalmente i gioielli indiani erano costituiti da perle, smeraldi, pietre preziose intarsiate o da pietre tagliate da un unico cristallo smaltate sul davanti e sul retro, con una tecnica molto usata in India già dal XVI secolo e introdotta dagli orafi europei che anche oggi viene mantenuta.
La decorazione dei gioielli indiani è caratterizzata spesso da una raffinata tecnica detta "del kundan" che consente di montare le gemme con l’oro senza il ricorso a griffe.
Tradizionalmente i gioielli indiani erano costituiti da perle, smeraldi, pietre preziose intarsiate o da pietre tagliate da un unico cristallo smaltate sul davanti e sul retro, con una tecnica molto usata in India già dal XVI secolo e introdotta dagli orafi europei che anche oggi viene mantenuta.
La decorazione dei gioielli indiani è caratterizzata spesso da una raffinata tecnica detta "del kundan" che consente di montare le gemme con l’oro senza il ricorso a griffe.
Tra le gemme usate dai Gran Mogol ritroviamo lo spinello, su cui venivano tradizionalmente incise iscrizioni reali; inoltre i tesori della dinastia Moghul includono numerose gemme dinastiche, come i famosissimi Idol’s Eye, uno dei più grandi diamanti blu tagliati del mondo, e Arcot II un diamante donato alla corona inglese. Questo perché, per quanto riguarda i diamanti, non dimentichiamo che l’India è stata fino agli inizi del XVIII secolo, con il Borneo, l’unico paese produttore di diamanti del mondo. Le miniere di Golconda, oggi esaurite, hanno prodotto in quantità e in
qualità dei diamanti che sono rimasti celebri: il Ko-I-Noor, il Regent,
il Hope, il Gran Mogol, l’Orlov, e altri ancora, costituiscono ancora
oggi il fior fiore dei più grandi tesori del mondo.
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