mercoledì 6 novembre 2019

RUBINO

Photo: wikipedia.org
SCHEDA TECNICA
Classificazione: varietà di Corindone
Sistema cristallino: trigonale
Composizione chimica: Ossido di Alluminio (Al2O3)
 
Processo litogenetico: sebbene si trovi spesso in rocce magmatiche, il Rubino si forma in ambiente metamorfico regionale e da contatto; inoltre, grazie alla sua durezza, si trova spesso anche nei depositi alluvionali 
Colore: colore variabile dal rosso intenso, al rosso violaceo al rosato, a seconda delle impurità di cromo presenti
Inclusioni: sono frequenti ma non influiscono molto sulla qualità, garantiscono al contrario l’autenticità  in rapporto ai corindoni sintetici; spesso permettono di individuare la provenienza. Può presentare asterismo se ha inclusioni orientate di ematite, ilmenite o rutilo
Trasparenza: da trasparente a traslucido a opaco 
Durezza: 9 (per convenzione /elemento della Scala di Mohs 
Giacimenti: si ritrova soprattutto in Birmania, Siam, Ceylon, Tanzania, Sri Lanka, Madagascar, Myanmar, Thailandia, Cambogia, Vietnam

Il termine "Corindone" deriva dal termine sanscrito con cui i popoli orientali chiamavano il rubino, che rappresenta appunto una delle sue varietà più conosciute e preziose al mondo. Il suo nome "rubino" deriva dal latino "rubeus", termine che in maniera generale veniva usato per definire anche altre pietre di colore rosso. Ma è proprio il suo colore così profondo ciò che da sempre ha affascinato l'uomo e, parlando di colori straordinari, inevitabile è la citazione del famosissimo "Sangue di piccione", mitico rubino dal colore rosso con lievissime sfumature porpora, che cristallizza in rocce di calcare marmoreo; purtroppo è totalmente scomparso dal mercato con l'esaurimento delle miniere birmane, che erano le uniche a produrlo.
Photo: Luxedo.it
Per quanto riguarda le caratteristiche da prendere in considerazione per poter dare un giudizio qualitativo della gemma sono: la tonalità, l'intensità e l'omogeneità del colore, la
trasparenza e il taglio. Per quanto concerne il colore, perché un rubino sia un bel rubino è necessario che sia di un rosso né troppo cupo, ne troppo chiaro, privo di sfumature violacee o aranciate e distribuito uniformemente.
La trasparenza è, invece, la caratteristica più difficile da reperire perché è praticamente impossibile trovare rubini completamente puri soprattutto se di una certa caratura. Le
inclusioni vanno, quindi, accettate e considerate in base alla loro quantità, qualità e posizione. Comunque minore è la loro presenza, maggiore è il valore della gemma.
Se la gemma è completamente opaca viene definito "radice".
Per il taglio l'importante è che sia proporzionato ed in grado di valorizzarne il colore. Il taglio che valorizza appieno il rubino è il taglio ovale, quando è però troppo incluso si ricorre al taglio cabochon che può anche evidenziare il
particolare fenomeno ottico dell'asterismo.
Photo: thebeautyintherocks.com
 Purtroppo il rubino rappresenta, insieme a poche altre, una delle gemme più trattate ed imitate al mondo. Tra i numerosi trattamenti a cui viene sottoposta vi sono: la modificazione del colore tramite riscaldamento e termodiffusione o irraggiamento; trattamenti di riempimento con olii, resine, vetro; la tintura. Oltre alle varie imitazioni, esistono in commercio rubini sintetici molto insidiosi perché quasi perfettamente
identici al naturale perfino nelle inclusioni. Per cui, a maggior ragione per questa gemma, è di fondamentale importanza l'acquisto corredato da certificato gemmologico che attesterà la sua autenticità e le sue caratteristiche.

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