martedì 16 aprile 2024

PENNA TESTER PER IDENTIFICAZIONE DIAMANTE ED ALTRE GEMME PREZIOSE

È arrivato il momento di parlarvi di questo strumento ormai largamente diffuso in commercio: entro subito nel vivo dicendo che si tratta solo di un accessorio, di un aiuto da affiancare (e NON da sostituire) al cervello e alle competenze di chi lo usa (gemmologi e professionisti del settore). Non è la bacchetta magica che tutto svelerà, anzi se usata in questo modo vi farà prendere delle belle fregature! Ne esistono ormai decine di modelli in circolazione, che funzionano secondo tecnologie diverse:

•per conducibilità termica quindi secondo il diverso grado di dispersione del calore di pietre e materiali diversi (con sensori più o meno raffinati e precisi)

•per conducibilità elettrica

•per riflessione/assorbimento di un treno d’onde IR (infrarossi)

•previsti per dare un solo responso (diamante si/no) oppure anche responsi multipli (diamante, moissianite, imitazioni diverse)

Quindi innanzitutto è necessario avere competenze sul principio di base e di utilizzo di tali dispositivi per interpretare correttamente il responso.

Tempo fa circolò anche una specie di tester che "si spacciava" d’identificare la specie mineralogica del campione, ma non rimase a lungo sui banchi dei gioiellieri e vi lascio immaginare il perché.


Aggiungo che i vari tester sono sensibili al modo in cui li si adoperano (vedi immagini sottostanti), a come vengono posizionati, a non toccare il metallo del gioiello, ecc...



Infine esistono talmente tante sintesi (del diamante ma non solo) che non vengono minimamente riconosciute da uno strumento del genere, infatti questo non può identificare se si tratta di una gemma naturale o sintetica.

Quindi I PRO sono:

✅ comodo, pratico, maneggevole, lo porto ovunque e può darmi una indicazione in più

✅ utile per testare gemme montate/incastonate su gioielli senza doverle scastonare

✅costo basso e non è necessaria una esperienza professionale per utilizzarlo (anche se precisione e competenza per interpretare i risultati si)

CONTRO:

❌non affidabili da soli, devono essere affiancati ad altre prove/analisi

❌limitati a poche gemme e materiali per il riconoscimento (non riconosce molto imitazioni e sintesi)

❌Spesso esiti non corretti

venerdì 28 febbraio 2020

MINERALI E CRISTALLI: UN MONDO DA COLLEZIONARE

Cari amici, vi riporto l'articolo che la Fondazione Corsi nel Cassetto ha dedicato al corso "MINERALI E CRISTALLI: UN MONDO DA COLLEZIONARE" che terrò nei mesi di Maggio e Giugno a Besate (MI) presso il Centro Civico sito in Via Dei Mulini, 4. Viene spiegato nel dettaglio su cosa verterà e di cosa ci occuperemo. Le iscrizioni sono già aperte e termineranno il 1 Maggio 2020. I POSTI SONO LIMITATI.
Per richieste di informazioni non esitate a contattarmi!

venerdì 20 dicembre 2019

MITI E LEGGENDE SULLE GEMME

Essendo in clima natalizio, quale periodo dell'anno migliore per scoprire qualche fiaba o leggende inerente il meraviglioso mondo delle gemme?! Su questo magico e variopinto universo sono stati tramandati miti attraverso le antiche civiltà: basti pensare ai molti eroi che incontrano nelle loro peripezie fantastici palazzi e castelli in cristallo, emergenti da buie foreste o dalle profondità delle acque.
Photo: www.terrejoniche.it/ninooriolo/pagine/m.rosaria/saria/lanostrafavola
 In particolare nelle leggende di origine celtica, i messaggeri "dell'altro mondo" giungono dal mare su imbarcazioni scolpite in pietre preziose; gli elfi indossano scarpe di cristallo e le fate abitano in dimore fatte di gemme e posseggono fragili ma portentose bacchette magiche. Per non parlare di streghe e di zingare con sfere di vetro dai favolosi poteri, che con i loro incantesimi rinchiudono principi e principesse in prigioni adamantine.
Photo: www.amazon.it/Mayanyan
La trasparenza, i colori, la brillantezza ed il significato simbolico delle gemme hanno ispirato e stimolano la fantasia di scrittori e poeti: un esempio è dato dalle pietre di serpente (strettamente connesse al tema metafisico del mostro custode dei simboli dell'Immortalità). In molte regioni dell'Oriente si crede che il Diamante, simbolo dell'incorruttibilità, dell'intuizione divina e della manifestazione del principio generativo, sia caduto dalla testa di un serpente o di un drago e, per questo motivo, è ritenuto velenoso. Sempre a proposito di serpenti, in India vi è la credenza che il mitico serpente Naga (rappresentato con sette teste, simbolo dell'arcobaleno inteso come porta di accesso alla dimora degli dei) racchiuda nel cranio alcune gemme splendenti.
Photo: www.pinterest.it
 Inoltre Plinio il Vecchio ( 23-79 d.C.) sosteneva che il Rubino (chiamato anticamente "Dracontia") fosse una pietra fiammeggiante che si formava nel cervello dei serpenti.
L'origine di queste leggende risale probabilmente al mito arcaico dei mostri custodi dell'albero della Vita (citati nell'Antico Testamento), dell'Eden e dei principi di Bene e Male.
Photo: www.pinterest.it
Il valore di gemme e cristalli si è modificato nel corso del tempo, e così anche il loro impiego, ma restano sempre avvolti da un'affascinante aura di magia e splendore!
Photo: https://www.cartomancy.it/tag/pietre-magiche
 

mercoledì 11 dicembre 2019

SMERALDO


Photo: www.stileolistico.it/prodotto/smeraldo
SCHEDA TECNICA
Classificazione: varietà di Berillo  
Sistema cristallino: esagonale  
Composizione chimica: alluminiosilicato di berillio (Be3Al2Si6O18)  
Processo litogenetico: è tipico dell'attività metamorfica ed idrotermale; si ritrovano smeraldi in filoni di pegmatite, in vene all'interno di scisti calcarei e di talcoscisti; infine si possono ritrovare anche in giacimenti alluvionali  
Colore: colore variabile dal verde chiaro/tenue al verde propriamente detto "smeraldo" (dovuto alla presenza di impurità di cromo o di vanadio)
Inclusioni: sono sempre presenti e sono diagnostiche della naturalezza della gemma e spesso anche dell'area giacimentologica di provenienza 
Trasparenza: da trasparente a traslucido a opaco 
Durezza: 7,5-8  
Giacimenti: si ritrova in giacimenti di origine primaria. Storicamente i primi giacimenti scoperti sono quelli di Etbai (Mar Rosso) e in Austria ad Habachtal (Salisburgo); ora esauriti. Dal punto di vista commerciale i giacimenti più rinomati sono quelli colombiani di El Chivor, Muzo e Cosquez. Altri giacimenti importanti si trovano in Brasile(Minas Gerais, Itabira e Santa Maria), Zimbabwe (Sandawana), Zambia, Sud Africa, Russia. In Italia si ricorda la varietà verde della Val Vigezzo (Alpe Rossa e Pizzo Marcio)
Il nome smeraldo deriva dal persiano "smaragdos" e significa "pietra verde". Il suo colore, dovuto alla presenza di cromo, può variare dal bellissimo e intenso verde azzurro fino a tonalità verdi giallastre. Brasile e Colombia forniscono il 70% della produzione mondiale di smeraldi, il rimanente 30% è coperto dai giacimenti dello Zambia, Zimbabwe e Pakistan. Soltanto un terzo dei cristalli estratti diventano gemme e su ventimila solo una è veramente stupenda!
Photo: www.juwelo.it/smeraldo
Nello smeraldo il fattore più importante è il colore, sul quale influisce molto anche il taglio: il migliore per lo smeraldo è quello a rettangolo con gli angoli smussati, che fa assumere alla gemma la forma di ottagono ed è comunemente detto "taglio a smeraldo". Quando invece è ricco di inclusioni e poco trasparente (chiamata anche "radice di smeraldo") si preferisce tagliarlo a cabochon. Inoltre bisogna ricordarsi che lo smeraldo è estremamente sensibile agli urti e alle brusche variazioni di temperatura, bisogna dunque maneggiarlo con estrema delicatezza e non cimentarsi in pulizie casalinghe.
Agli ultravioletti lo smeraldo può mostrare fluorescenza, emanando una luce rossa: ciò permette di individuare i campioni artificiali o manipolati.
Photo: www.luxedo.it/news
Tra i trattamenti a cui questa gemma è maggiormente sottoposta vi segnalo l'impregnazione, utilizzata per nascondere le fratture interne con olio, paraffine, resine sintetiche e sostanze vetrose. Riconoscibile per la fluorescenza gialla agli UVL. Mentre, tra le sintesi che l'uomo ha inventato per meglio eguagliare lo Smeraldo vi sono:

1) cristallizzazione con fondente (Gilson, Chatam)
2) metodo idrotermale (Lechleitner, Linde, Biron). La più utilizzata attualmente è la sintesi Biron, poichè presenta valori degli indici di rifrazione, densità e birifrangenza identici ai campioni naturali.

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